24 marzo 2010

Pensieri veloci

Ed ecco un post in evoluzione... nel senso che non racconta nulla ma che vuole raccogliere impressioni, spunti e cose che mi sarebbe piaciuto raccontare ma che so che non farò in tempo a fare.

Un post a cui aggiungerò cose di tanto in tanto (fin che son qui), per questo in evoluzione...

Cose che mi piacciono di Sydney:

- i parchi. Vi ho raccontato un po' del giardino (o meglio parco) botanico, ma Sydney è piena di parchi enormi, medi e piccoli. Segno probabile dell'impronta britannica. Da Hyde Park, elegante parco del centro, a Centennial Park, un'enorme area verde nella città con laghi, prati e centinaia di uccelli di tutti i tipi.

- il miscuglio di razze, colori, sapori e culti religiosi. Almeno in superficie, Sydney è come un sacchetto di coriandoli: allegra e colorata, piena di gente diversa e di energia. Poi come tutti i posti grandi e mescolati avrà le sue difficoltà e tensioni... che si percepiscono leggendo i giornali e seguendo il dibattito politico. Però passeggiando io me la godo così. La chiesa cristiano maronita della comunità libanese di Paramatta (che ci ha ricordato la chiesa moderna li Liverpool che c'era vicino al dipartimento), assieme alla chiesa Evangelica di Randwick dove alla domenica c'è una funzione per la comunità Indonesiana, i ragazzi in divisa tipicamente "anglosassone" che tornano da scuola parlando lingue asiatiche incomprensibili, l'aroma limonino dei piatti Tailandesi (anche ieri sera abbiamo mangiato un take away delizioso) e la carne tenerissima in un sugo di cocco del take away indonesiano, i soffici dolcetti di pane al al the verde cotti a vapore (sono verdi, bellissimi e buonissimi), che ricordano il pane al vapore che abbiamo mangiato a Shanghai e che qualcuno mi ha detto essere uno dei risultati della contaminazione (al tempo degli imperi coloniali) tra il gusto giapponese del the verde, la tradizione della panetteria europea e la tradizione della cottura al vapore tipica della costa cino-giapponese.

- Le spiagge, certo le spiagge... come potrei dimenticarle :) e le onde.

- i viaggi in traghetto nella baia e il family day ticket della domenica

- i fiori e la frutta, specialmente quella tropicale (non so perchè si ostinano a vendere montagne di pesche che qui sanno di poco quando hanno dei manghi buonissimi... bah...)

- le colazioni "anglosassoni" a base di pankakes, muffins (e english muffins), scones, e bagels.

- i bagni pubblici e le fontanelle ovunque

Cose che non mi piacciono di Sydney:

- gli scarafaggi ... (anche se ora non ce ne sono + in casa, di sera fuori ci sono degli squaloni terribili) !!

- gli animai pericolosi: sarà che il rischio e` basso, ma a me fa sempre una certa impressione nuotare in acque dove potrebbero esserci squali o andare a stendere il bucato nel giardino dove ci possono essere ragni mortali (nonne, non vi preoccupate, il rischio è davvero basso e ve lo porto a casa salvo il prezioso nipotino!)

- il sistema dei biglietti sugli autobus. Capire se il nostro abbonamento vale per una destinazione nuova a volte è impossibile. decisamente troppo complicato.

- L'uso spropositato dell'aria condizionata. Anche questa è una cosa che non capisco: sembrano molto preoccupati per i temi ambientali e il risparmio energetico... Ma gliel'ha mai detto nessuno che l'aria condizionata è una delle maggiori fonti di "spreco" energetico? E poi, capisco in piena estate, ma ora c'e' una temperatura piacevole e entrare negli autobus o negli uffici che pare di stare al Polo mi pare esagerato.

Cose curiose:

- i pipistrelli morti appesi a testa in giù ai fili della luce

- il rumore dei semafori pedonali (impossibile da spiegare se non ci siete stati)

- gli schienali ribaltabili dei sedili dei treni

- i barbeque a pagamento in spiaggia

- le infradito di plastica col tailleur gessato delle ragazze degli uffici del centro. Capisco che le havaianas possano essere un must in spiaggia o con un jeans sportivo, ma l'abbinamento col tailleur è davvero sorprendente (e comunissimo!). Comunque scarpe basse quasi ovunque (wow!)

- gli ibis nei parchi. Si, gli ibis egiziani, quelli sacri a iside (o osiride non ricordo..). Qualche simpaticone li ha importati fin qui e si sono adattati talmente bene che ce ne sono ovunque, specialmente nei parchi. Nella mia fantasa vedo un nobile o un ufficiale inglese che dopo aver passato anni in Egitto è venuto in Australia e se li è portati appresso... chissà.

- i materassi vecchi per strada in attesa del camion delle immondizie. Da quanti ce ne sono per strada immagino che qui la gente cambi materasso a ogni piè sospinto...

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