27 febbraio 2010

Laid-back Manly

Sabato 27 febbraio.

Oggi le previsioni dicono che sarà una giornata splendida e decidiamo di andare a Manly, una cittadina (ormai parte di Sydney) sull'altro lato della baia, dove ci sono delle spiagge (dicono) molto belle. Dobbiamo prendere il traghetto che, come a Venezia, fa parte del sistema di trasporto pubblico. Il viaggio in traghetto dura una mezz'oretta e attraversa buona parte della baia di Sydney, che è bellissima. Sergio ed io pensiamo che Bruno direbbe che assomiglia un po' alla Croazia. In effetti la conformazione un po' la ricorda, ma la vegetazione è completamente diversa. E poi dal traghetto si vedono il ponte di ferro sulla baia, la famosa "opera house", e un sacco di barche a vela. Effettivamente è una giornata splendida, senza neppure una nuvola in cielo, e sono tutti al mare. Il traghetto è molto grande e strapieno di gente che va a Manly.





All'arrivo a Manly mi rendo conto che effettivamente la descrizione di "Laid-back" (rilassata) è perfetta. Il posto è pieno di gente che fa il bagno, prende il sole, fa passeggiate e si diverte. Manly è sull'istmo di uno del bracci che formal la baia di Sydney: un lato da sull'oceano e l'altro sulla parte interna della baia, per cui ci sono due tipi di spiagge: quelle piùondose che danno sull'oceano, dove la gente si diverte a fare surf, e quelle col mare più tranquillo che danno sull'interno della baia.

Appena arriviamo (è quasi mezzogiorno) andiamo a vedere "Ocean world", un altro acquario coi tuboni che passano direttamente sotto il porto di Manly. Vediamo, comer al solito, squali, mante, targarughe, e vari pesci tropicali (nelle vasche). All'oceanario, fanno anche uno "show" coi rettili, e Mirko, dopo un (bel) po' di resistenza, si convince ad accarezzare una specie di Iguana (il clamidosauro), un pitone (che era molto morbido e per niente viscido), e un cucciolo di coccodrillo d'acqua dolce.

Quando usciamo dall'oceanario è caldo e l'acqua fresca è davvero invitante. Decidiamo di fare il bagno, dopo aver messo la tutina a mirko e averlo cosparso di crema solare fattore 30. La spiaggia è circondata da reti antisqualo (non si sa mai...). Infatti, ogni tanto, qualche squalo entra per sbaglio nella baia, e siccome la baia è stretta si innervosiscono e diventano aggressivi, per cui hanno messo le reti di protezione.



Dopo il bagno, decidiamo di esplorare il lato sull'oceano. Attraversiamo "il corso" (si, non è una traduzione, la via principale di Manly si chiama proprio così: "il corso"), e prendiamo qualcosa da mangiare: Mirko prova un "sausage wrap", una wusterl arrotolata nella pasta sfoglia, e lo trova buonissimo!!! Sergio ed io prendiamo delle pie (tortine salate). Comincio ad adorare l'attitudine rilassata di Sydney. Ci sono tavolini da pic-nic ovunque, e un sacco di negozi dove puoi prendere qualcosa da mangiare e metterti tranquillo seduto a mangiare all'aperto. Ci sono persino i barbeque a monetina. Ci sono famiglie che arrivano con borse frigo piene di carne e ogni ben di DIo, inseriscono le monete e poi usano le grosse piastre elettriche per farsi una grigliata sulla spiaggia (o ad un parco, perchè questi barbeque sono davvero dappertutto) in santa pace. Se penso all'attitudine spocchiosa di certe nostre località turistiche contro i cosiddetti "turisti coi panini" che si portano il cibo da casa e non fanno guadagnare i ristoranti... Qui invece sembra l'opposto. Tutto invita a fare in modo che le persone abbiano l'occasione di vedere e usufruire dei bei posti che ci sono nel modo che preferiscono, secondo le possibilità e i gusti.

La spiaggia che da sul lato dell'oceano è immensa e piena di gente che fa surf. Facciamo due passi fino a "Cabbage palm tree beach" (letteralmente spiaggia dalle palme a cavolo - le solite palme da cocco a forma un po' rotondetta) e li andiamo a vedere il panorama dalla scogliera e poi facciamo il bagno di nuovo.




Dopo il bagno Mirko è cotto.... rifiuta persino di fare un terzo bagno tra le onde di Manly. Quindi riprendiamo il traghetto e nel tramonto arriviamo all'attracco a circular quay. Sulla via del ritorno ci fermiamo a Randwick a fare la spesa, e la giornata termina in gloria con un'ottima cena marocchina (presa al ristorante marocchino e portata a casa) a base di cuscus e agnello con mandorle e prugne, condito da una buona birra fresca.

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